Poesia #12. SCALPELLI
settembre 22, 2021SCALPELLI
Rivedi il nastro sottile
quanto le mattine in cortile
le molle dai sogni e il pontile
dove anche or li raccogli.
Ricordi le corse su e giù per le scale
perse nel gioco infantile,
le notti di luna sottile,
i baci rubati o mangiati, il vinile.
Dov'è la corsa all'azzurro,
la noia dei cieli d'agosto,
l'incanto di vivere in sguardi,
la voce appena accennata,
quella rotta e incrinata?
L'incarto è aperto a metà,
caro me di ieri e domani
non menti a te stesso:
sei somma di tutte le vite
quelle vissute
quelle sfiorate
quelle comunque sentite
vibrare nel solco del tempo:
le tue pietre scolpite.
Fabio
© Fabio Mele 2021
Testo rilasciato con licenza CC BY-ND 3.0 IT:
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Foto 1: Ophelia Cherry da Pixabay.Foto 2: propria.
Foto 3: Petrescu at Italian Wikipedia, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons.
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